The World

The World, Dubai

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Che gli emiratini siano un tantino ambiziosi è cosa ormai risaputa. Questa ambizione li ha spinti a creare opere di grande pregio, che sono state un vero e proprio successo, ma anche opere meno riuscite, che sulla carta avevano del potenziale ma, allo stato dei fatti, si sono rivelate un flop.

Come nel caso di The World, un’opera grandiosa e controversa, che non è stata di certo baciata dalla fortuna.

Cos’è?

The World, o Juzur al-Alam, è un grande arcipelago artificiale costruito al largo di Dubai circa una decina di anni fa, e composto da circa 300 isolotti di varie dimensioni che, visti dall’alto, ricordano la forma dei 5 continenti: c’è un’isola per ogni stato del mondo (escluso Israele).

Un grande flop?

Fortemente voluto dallo Sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum, l’arcipelago della Nakheel Properties avrebbe dovuto essere un ritrovo di lusso per milionari che, acquistando uno degli isolotti, avrebbero potuto dire di aver acquistato l’Australia, oppure il Giappone, o magari, l’Italia o la Gran Bretagna.

Sebbene, nel 2008, più della metà delle isole fosse già stata acquistata da investitori privati, la crisi economica portò a una battuta d’arresto dei lavori di completamento del progetto, facendo sì che molte di esse rimanessero dei grossi mucchi di sabbia e sassi in mezzo al mare.

Le uniche due isole che sono state completate sono Greenland, che doveva essere il progetto pilota, per mostrare ai possibili investitori in che modo le isole avrebbero potuto essere sfruttate e Lebanon (il Libano), che ospita un resort di lusso.

Dove si trovano?

Le isole che compongono l’arcipelago di The World sono situate nel Golfo Persiano, a circa 4 chilometri dalla costa e dalla città di Dubai.

È possibile visitarle?

Le isole di The World, a Dubai, si possono raggiungere solo in barca o in elicottero. La società che si era impegnata ad offrire tour di The World e Palm Jumeirah, al momento ha tolto questa destinazione dal suo tour. Gli unici che possono raggiungere gli isolotti, quindi, sono i proprietari degli stessi.

L’unica eccezione è rappresentata da The Island, l’esclusivo resort costruito sull’isola che rappresenta il Libano.

The Island

The Island è, appunto, il resort costruito sul fazzoletto di terra denominato Lebanon (libano); il primo progetto portato del tutto a compimento di quest’opera perennemente sull’orlo del baratro.



Come quasi tutto ciò che trovate a Dubai, anche The Island è un luogo grandioso e spettacolare, che offre a chi lo visita la possibilità di rilassarsi su due spiagge di sabbia bianchissima, dalle quali si gode di una fantastica visita sullo skyline di Dubai, una piscina, un campo da Beach Volley e l’esclusivo ristorante Toro Blanco.

The Island è aperta al pubblico e si può visitare tutti i giorni dalle 10 alle 18, e dalle 18 alle 21 oppure la si può ammirare da lontano, insieme alle sue compagne, dall’alto del Burj Al Arab.

Tour e i biglietti

È vero che stanno affondando?

Sembra proprio di sì. E in più di un senso. Secondo alcuni articoli apparsi su diverse riviste britanniche nel 2014, le isole, nonostante la barriera che circonda l’intero arcipelago, e l’incessante opera di manutenzione e rinforzo, sarebbero soggette ad un costante ed inesorabile fenomeno di erosione, che ne ridurrebbe la superficie e allargherebbe i canali che le separano le une dalle altre, eliminando anche la caratteristica che le avrebbe dovute rendere popolari: la forma di carta geografica della Terra.

Il fallimento della società che si occupava della gestione delle isole, che non sono raggiunte dalla corrente elettrica perché anche il progetto di collegarle alla rete di Dubai attraverso cavi sotterranei ha subito una battuta d’arresto, sembrava averne decretato la fine anche dal punto di vista economico e turistico.

Uno degli investitori ha addirittura rimesso sul mercato la sua isola per 29 milioni di dollari, mentre altri hanno deciso di non investire altri soldi nello sviluppo delle isole acquistate.

The Heart of Europe

Annunciato nel 2009, il progetto di The Heart of Europe prevede la costruzione di decine di resort di lusso e dei cosiddetti “floating seahorses” (delle particolari case galleggianti), proprio su sei delle isole che compongono il continente europeo.

Un progetto ambizioso, che sembra essere la chiave per il rilancio e la rinascita di questo arcipelago artificiale, dalla storia a dir poco travagliata.

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