Dubai, la capitale dell’omonimo Emirato arabo, è una cosmopolita città che da diversi anni non solo attrae flussi consistenti di turisti e visitatori, ma sempre più anche investimenti e affari esteri nei diversi settori del mercato: tecnologia, infrastrutture, telecomunicazioni, edilizia e molto altro.
Una città internazionale, quindi, Dubai, la città dei record, dei progetti ambiziosi realizzati e da realizzare, la città che prospetta opportunità lavorative e professionali entusiasmanti per i cosiddetti “cervelli in fuga”.
E quelli italiani non potevano essere da meno: sono sempre più numerosi i connazionali, uomini e donne, appartenenti a diverse fasce d’età e che svolgono diverse professioni, che partono alla volta della più nota città del Golfo Persico.
Stando alle parole del console Giovanni Favilli, è dal 2008 in poi, da quando cioè la crisi economica e occupazionale ha cominciato a mostrare i suoi effetti più negativi e devastanti in Europa, che gli italiani hanno guardato a Dubai come meta professionale dove potersi affermare: da allora ne arrivano cento nuovi al mese e nel 2013 si contavano già 8500 italiani.
Naturalmente un impiego nella penisola araba non è semplice come possa apparire: i media ci portano a conoscenza di casi di successo, ma dietro carriere e successi lavorativi c’è sempre un insieme di fattori da conoscere e valutare.
Non sempre basta un buon curriculum, una perfetta conoscenza dell’inglese e la valigia pronta dietro la porta.
Come si trova lavoro a Dubai?
Le opportunità sono tante, soprattutto nel settore del commercio e del turismo, ma anche nell’IT. Su siti specializzati possiamo trovare moltissime offerte di lavoro e annunci interessanti.
La lingua ufficiale è l’arabo ma l’inglese è diffuso in tutti i settori e quindi requisito indispensabile è una conoscenza ottima e fluente della lingua.
Il modo più immediato è quello di visitare gli annunci di job recruitment come: bayt.com, allarabia.com, jobsindubai.com, www.gulftalent.com, dubaijobs.net, o ancora entrare in contatto con le aziende italiane iscritte all’ICE, l’Istituto per il Commercio Estero.
Il vostro nuovo lavoro a Dubai potrebbe riguardare il commercio e il turismo, i due assi portanti dell’economia di questa città, ma potreste occuparvi di import – export o anche di ICT e in generale di servizi, che oggi rappresentano il 43% del Pil degli Emirati.
Le figure professionali più richieste, stando a un’indagine della Camera di Commercio italiana negli Emirati Arabi Uniti, sono quelle economico – aziendali (accounting, management, banca, finanza) ma molto richiesti sono anche gli ingegneri e gli operatori turistici.
Non mancano poi gli “artigiani” a 360° (decoratori, chef, cuochi) che si sono giocati bene le loro carte professionali e oggi sono richiestissimi.
Il Made in Italy a tutti i livelli (dal bene di lusso al cibo) a Dubai piace, ma come spiega Massimo Khairallah, docente di arabo e coordinatore del Master di Ca’ Foscari “Igami” (India Gulf advanced made in Italy) “per avere più chance bisogna arrivare sul posto possedendo già una buona conoscenza della cultura araba e degli elementi fondamentali dell’economia locale”*.
Per trovare un alloggio a Dubai ci si può rivolgere alle numerose agenzie immobiliari in città. L’offerta è ampia e per tutte le esigenze e non sarà difficile trovare un’abitazione nuova in condomini attrezzati e dotati di tutti i confort.
Sul sito www.bhomes.com è possibile consultare gli appartamenti disponibili messi in fitto o in vendita grazie a un motore di ricerca avanzato.
Frequentemente sono le stesse aziende che provvedono alla sistemazione dei neoassunti.
Quanto a “dove” vivere c’è davvero l’imbarazzo della scelta e ce n’è davvero per tutti i gusti: sul mare a Jumeirah Beach per godere della brezza marina e magari nella pausa pranzo affittare un ombrellone e un lettino; nella zona dei souk per immergerti nella parte arabeggiante autentica della città.
Tieni conto anche degli spostamenti casa – lavoro: è vero che la città è ben servita dai taxi ma davvero, per quanto gli stipendi di Dubai sembrino essere sostanziosi, andare a lavoro in taxi può risultare dispendioso anche per chi ha uno stipendio da favola.
Dubai è ben servita dalla metropolitana: ben 49 stazioni su due linee (rossa e verde). Può essere utile affittare un appartamento nelle immediate vicinanze della linea della metropolitana.
Per entrare a Dubai è necessario avere un passaporto e per chi volesse viverci e lavorarci è necessario avere il visto.
Spesso sono stesso le aziende che si occupano di queste pratiche sollevando il nuovo dipendente da incombenze burocratiche fastidiose. Se per caso doveste trattenervi a Dubai per colloqui finalizzati a future assunzioni munitevi di visto turistico se la vostra permanenza è inferiore a trenta giorni: diversamente potreste rinnovarlo per altri 30 giorni e augurarvi che in meno di due mesi possiate trovare, così, il lavoro dei vostri sogni!
*M. Lucchio, Lo sportello (placement) per Dubai: la ricetta di Ca’ Foscari, Corriere della Sera BLOG “La nuvola del lavoro”, 29 marzo 2013.
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Ciao sono albanese, vivo in Italia da 13 anni ,il mio sogno è sempre stato dubai ,magari un giorno ci andrò a vivere 😉😉