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Racconto di Marina

A parlarci dei forti contrasti della città di Dubai oggi è Marina che scrive della sua vita e dei suoi viaggi su Maraina in viaggio. Sul suo blog puoi trovare tutte le sue avventure in giro per il mondo raccontate sempre dal suo punto di vista personale.

Il tuo blog mi sembra davvero molto ben curato. Qual è la tua ricetta per proporre contenuti interessanti per gli utenti?
Innanzitutto grazie! La mia ricetta è molto semplice, ma al tempo stesso molto personale: curiosità di scoprire; mettere la propria personalità in ogni post; parlare di luoghi che ho visto e visitato, raccontare cose che conosco per esperienza diretta. Metto me stessa in ogni post che scrivo, credo che sia questo l’aspetto più importante. I complimenti più belli che ricevo dai lettori sono i commenti che mi dicono “si vede proprio che in questi luoghi ci sei stata”: non potete immaginare che piacere mi fa!

Sei una di quelle persone che prima di partire organizza tutto oppure preferisci andare all’avventura?
Dipende. In passato era organizzato tutto al dettaglio, itinerari, orari e altro. Ultimamente si va un po’ all’avventura. Una base di massima c’è (la direzione per esempio 😉 ), ma poi ci si affida alle sensazioni del momento. Per l’ultimo viaggio in Provenza è stato così, ad esempio. Molto dipende comunque dal tipo di viaggio e dalla meta: per l’Australia doveva essere tutto per forza di cose organizzato, per un week-end in una capitale europea si può anche andare con un brogliaccio di massima, e poi improvvisare lì per lì. Spesso i fuoriprogramma sono le cose fatte meglio ☺

Tra i tuoi tanti viaggi hai fatto tappa a Dubai, cosa ti è piaciuto particolarmente di questa città?
Oddio… posso dire tutto? La cosa che in assoluto mi ha attirato di più è la cosa che dico di Dubai quando qualcuno me ne chiede è che è un luogo di contrasti: tradizione contro modernità e “occidentalità” più spinta, da un lato la città tradizionale con i suoi souq, i taxi sull’acqua e le torri del vento, dall’altra grattacieli futuristici e la ricerca continua di superare se stessi architettonicamente e urbanisticamente (mi riferisco al Burj Khalifa e al Palm Jumeirah, per esempio).

Siamo abituati a pensare a Dubai come un grande parco divertimenti per ricchi, quando invece è alla portata di tutti e dei suoi stessi abitanti; ha una parte storica assolutamente ben tenuta, con un museo che in pochi visitano, ma che racconta la storia del territorio e dell’economia prima che l’Emiro trasformasse questa terra nel suo sogno realizzato di modernità e lusso. L’altro aspetto che mi ha colpito è stato salire in cima al Burj Khalifa, il grattacielo più alto del mondo (esperienza che va fatta!) e guardare il panorama sotto di noi, fatto di deserto e di cantieri che ogni giorno guadagnano spazio sul deserto ed espandono la città senza un ordine apparente. L’ho trovato affascinante.

Vista-dal-Burj-Khalifa-Dubai
Vista dal Burj Khalifa, Dubai

C’è invece un aspetto di Dubai che ti ha deluso? Se si, ti va di spigarci il motivo?
L’aeroporto. Tutti a magnificarne e tesserne le lodi, ma francamente (almeno quando ci sono stata io, nell’ormai lontano 2012) il terminal non era così favoloso come credevo. Credo però che anch’esso sia stato ulteriormente ampliato, come tutta la città.



Non puoi conoscere a fondo una città se non hai assaggiato la cucina locale, qual è la cosa più buona che hai mangiato a Dubai?
Eh… io impazzisco per i dolcini tutto miele tipici del mondo arabo. Una ditta, Vivel, produce dei dolcini favolosi, ne avrei mangiato a quintali! Per il resto adoro la cucina araba e adoro le spezie, e infatti al Souq delle spezie avevo acquistato un tot di essenze. Di una cosa mi sono pentita: di non aver preso anche lo zafferano della Persia, che è il più pregiato del mondo e che a Dubai è molto diffuso.

Che idea ti sei fatta dei suoi abitanti?
Vivono senza imbarazzo, secondo me, la loro città di contrasti. Gli uomini vanno alla moschea togliendo le scarpe, le donne sotto i lunghi abiti e i veli che lasciano scoperti solo gli occhi indossano però tacchi alti e portano unghie curatissime e coloratissime. Ovviamente sto generalizzando, ma ciò che più mi aveva colpito della gente, e delle donne in particolare, è proprio questo. Dubai è un crocevia di genti del mondo arabo, e si può riconoscere il Paese di provenienza di ciascuno dall’abito tradizionale che indossa. Vidi anche una donna col Burqa, e devo dire che dal vivo fa un certo effetto, se come me sei occidentale e non hai mai visto dal vivo questo tipo di abbigliamento.

Stai già organizzando il tuo prossimo viaggio? Dove andrai?
Eh, non lo so ancora… ho qualche sogno nel cassetto e qualche idea. Per ora sto pensando all’Europa, ho qualche capitale che mi frulla per la testa, tipo Lisbona, ma anche qualche tour non sarebbe male (un bel tour delle birre d’abbazia del Belgio, per esempio…). Non vedo l’ora di riprendere l’aereo, comunque, quale che sia la meta, l’importante per me è partire!

 


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